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Le mappe geografiche rispecchiano quello che l’uomo ritiene sia la giusta visione del mondo. Oggi dove i confini non sono più fissi, dove si abbattono e si elevano muri, quali sono le frontiere? quali le identità ? riesco a far coincidere il mio vivere in una sola e definita rappresentazione geografica? 

La mappa è stata strappata, non esiste più solamente un centro, ma esistono tanti centri quanti ne vivo. Metto in connessione il dettato stellare e la carta terrestre; griglia di paralleli, cerchi concentrici, meridiani, raggi che si sovrappongono, si fondono, si con-fondono. 

Pratico fori che sono le mie stelle, impronte color oro… polvere di stelle. Seguo il vivere, i miei passi diventano puntini, si ritrovano in nuove connessioni che cuciture provvisorie cercano di tenere momentaneamente insieme. Frammenti di luoghi, ricordi, immagini, sogni; correlazioni improbabili che si svolgono in legami che non sono limitati dal tempo e dallo spazio, ma che si connettono in visioni e in respiri dell’anima.

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