la realizzazione del libro è nata dopo la performance che ho eseguito a motta campodolcino.
il libro insieme alle fotografie scattate durante la performance e il materiale naturale, da me raccolto, diventano parte fondante delle successive installazioni realizzate site-specific in occasione delle esposizioni realizzate
esposto:
2010 la biennale di venezia – 12 mostra internazionale di architettura. eventi collaterali: “ culture_nature – green ethics –habitat-environment” fondazione thetis – arsenale novissimo venezia, catalogo skira
2010 “elogio dell’arte”, fondazione matalon, milano
2010 “picasso sconosciuto”, associazione sassetti cultura, milano
2010 “dialoghi del corpo”, spazio culturale bertold brecht, milano
2010 “creatività e sostenibilità”, spazio thetis arsenale novissimo, venezia
2011 circuiti dinamici, milano
2017 "extra pagina", atelier cartesio, milano
"antonella besia impronta la propria ricerca sul rapporto uomo-natura, proseguendo nel solco tracciato dalla body art. Nelle foto proposte è costante il valore evocativo della materia, sia essa corpo-impronta che ramo, valore che stabilisce un rapporto autonomo e una personale rilettura delle performances del passato, poiché non è l’azione in se stessa lo scopo della ricerca della besia, ma anche la preziosa documentazione dell’evento, che diviene opera in se.”
marina falco
“in orme di antonella besia emerge il rapporto uomo-natura. il candore lunare del corpo liscio e sinuoso, pulsante di vita, che si raggomitola quasi contorcendosi per ritrovare il legame primordiale, contrasta con la ruvidezza dei rami secchi e spezzati che indicano la caducità della natura. contrapposizione antitetica di movimento-staticità, carezzevole-pungente quasi fosse l’alcova della germinazione.”
statart_daniela pacchiana, jessica paolillo e carmen tatò